Disturbi psichici acuti e cure a domicilio

In occasione della conferenza stampa svoltasi a Berna giovedì 19 gennaio, la Professoressa Maria Caiata Zufferey ha presentato i risultati del progetto "Cost-effectiveness of home treatment for acute mental illness", dedicato alla sperimentazione della cura domiciliare per pazienti affetti da disturbi psichici acuti.

Negli ultimi 30 anni, il trattamento domiciliare di pazienti con disturbi psichici acuti ha suscitato grande interesse. Realizzato dal Centro competenze pratiche e politiche sanitarie della SUPSI, il progetto " Cost-effectiveness of home treatment for acute mental illness " ha dimostrato che il trattamento a domicilio è un’alternativa efficace, sicura, percorribile e conveniente rispetto al trattamento ospedaliero standard.

Il progetto è stato finanziato dal programma nazionale di ricerca PNR 74 (« Smarter Health Care ») del Fondo nazionale svizzero per la ricerca scientifica (FNS), che tra il 2017 e il 2022 ha supportato 34 progetti a livello federale con lo scopo di affrontare le sfide legate alla cura e ai servizi sanitari in Svizzera.

Lo studio è stato condotto in Ticino da un gruppo di ricerca coordinato dalla Professoressa Maria Caiata Zufferey , Responsabile del Centro competenze pratiche e politiche sanitarie presso il Dipartimento economia aziendale, sanità e sociale della SUPSI.

Nell’ambito del progetto, diversi pazienti affetti da disturbi psichici acuti e residenti nella regione di Bellinzona e Valli hanno potuto beneficiare di un trattamento a domicilio. «È stata attivata un’équipe mobile di intervento di crisi» ha spiegato la Professoressa Caiata Zufferey ai microfoni della RSI a margine della conferenza stampa svolta a Berna. «Si tratta di un trattamento ad alta intensità, un’équipe che si reca al domicilio del paziente una o più volte al giorno e che assicura un trattamento paragonabile a quello previsto in ospedale».

Una modalità di cura valutata positivamente sia dai pazienti, sia dal personale sanitario, che porta con sé anche un vantaggio dal punto di vista della riduzione dei costi.

I risultati dello studio sono positivi: le cure sono risultate efficaci e sicure; al contempo i pazienti coinvolti si sono sentiti responsabilizzati e partecipi del trattamento. Soddisfazione espressa anche dal personale curante, in particolare in ragione della grande autonomia vissuta e della possibilità di personalizzare le cure elargite.

» Presentazione del progetto: