Sulle pagine di Ticinoscienza Andrea Rizzoli parla della sua analisi dello stato attuale e le potenzialità dell’impiego dell’intelligenza artificiale nella ricerca scientifica, e dei prossimi passi che la commissione europea dovrà intraprendere.
Come sottolineato da Rizzoli, "il vantaggio risiede nel fatto che con una direzione comune è possibile coordinarsi meglio nella gestione dei progetti di ricerca, e si possono attirare finanziamenti importanti, permettendo alle università di fare ricerca di impatto e di portarsi al livello delle grandi aziende del settore". Mentre si discute ancora sulla forma che l’istituto dovrà assumere, Rizzoli si dichiara favorevole a un modello distribuito: "Non vedo la necessità di un’infrastruttura centralizzata. Esiste già una rete di laboratori e infrastrutture distribuite a livello europeo che sono istituti di eccellenza, e quindi si deve rafforzare questa rete. Potrebbe essere utile creare un punto di incontro, dove i ricercatori possano scambiarsi idee e collaborare su progetti specifici, mantenendo però la loro autonomia".
L’importanza della collaborazione internazionale
La Svizzera, anche se non è un membro a pieno titolo dell’Unione Europea, potrebbe beneficiare notevolmente di questo nuovo Istituto: "darebbe alla Svizzera l’opportunità di collaborare anche in una situazione come quella attuale, dove non siamo membri a pieno titolo dei diversi programmi di ricerca dell’Unione Europea. Vedrei la posizione svizzera molto più difficile se, invece, l’istituto europeo fosse centralizzato".Le sfide e le opportunità
L’istituzione di un nuovo istituto europeo dedicato all’IA rappresenta un’opportunità unica per l’Europa di consolidare il suo ruolo di leader nella ricerca scientifica. Tuttavia, come sottolinea Rizzoli, è fondamentale affrontare anche le sfide etiche legate all’utilizzo dell’IA, come la trasparenza degli algoritmi e la protezione dei dati.L’intervista integrale è disponibile al seguente link: https://www.ticinoscienza.ch/it/news.php’porta-anche-una-firma-ticinese-il-rapporto