Berna, 20.09.2024 - Nella seduta del 20 settembre 2024, il Consiglio federale ha conferito alla delegazione svizzera il mandato per la 29a Conferenza delle Nazioni Unite sul clima (COP29), che si terrà dall-11 al 22 novembre 2024 a Baku, in Azerbaigian. Al centro, l’adozione di un nuovo obiettivo finanziario collettivo per gli investimenti nella protezione climatica a livello mondiale. La Svizzera si impegna a garantire il rafforzamento di questi investimenti e a far sí che tutti i Paesi vi contribuiscano in base ai propri mezzi, in particolare i Paesi prosperi con elevate emissioni di gas serra. In questo senso, anche il potenziale dell’economia sarà sfruttato in modo migliore.
L’Accordo di Parigi sul clima obbliga tutti i Paesi a intraprendere passi concreti per ridurre le proprie emissioni di gas serra al fine di limitare il riscaldamento globale a un aumento di 1,5 gradi. Ogni cinque anni i Paesi sono tenuti a rivedere al rialzo il proprio obiettivo di riduzione, adottare misure per raggiungerlo e riferire in merito ai progressi compiuti. L’Accordo comprende inoltre disposizioni in materia di adattamento al cambiamento climatico e di misure di sostegno, quali il finanziamento e il trasferimento di tecnologie ai Paesi in via di sviluppo.
I temi principali della Conferenza
In base all’Accordo di Parigi, i Paesi industrializzati sono tenuti a stanziare 100 miliardi di dollari all’anno fino al 2025 per misure di protezione del clima in Paesi in via di sviluppo. Questo obiettivo è stato raggiunto per la prima volta nel 2022. In occasione della COP29 si discuterà del nuovo obiettivo finanziario collettivo per il periodo successivo al 2025. Inoltre, è prevista l’approvazione di norme di attuazione per il meccanismo di mercato a livello mondiale, con cui i Paesi possono realizzare progetti di protezione del clima all’estero e far rientrare le riduzioni delle emissioni conseguite nel computo del loro obiettivo climatico. Infine, alla COP29 saranno preparate le basi per i nuovi obiettivi climatici per i Paesi fino al 2035. L’attenzione si concentrerà sul modo in cui i Paesi daranno seguito alle raccomandazioni della Conferenza sul clima dello scorso anno, ovvero il potenziamento delle energie rinnovabili e dell’efficienza energetica entro il 2030 nonché l’abbandono graduale di carbone, petrolio e gas entro il 2050. Gli obiettivi devono essere presentati nel 2025.
Posizione della Svizzera: finanziamenti efficaci e di ampia portata
In conformità con il mandato del Consiglio federale, la Svizzera si adopererà affinché tutti i Paesi, se nelle condizioni di farlo, contribuiscano al nuovo obiettivo finanziario, in particolare quelli con elevate emissioni di gas serra. Anche il potenziale dell’economia sarà sfruttato per investimenti in misure di protezione del clima. Il sostegno si concentrerà su progetti efficaci per la riduzione delle emissioni e l’adattamento al cambiamento climatico nei Paesi in via di sviluppo più bisognosi. La Svizzera si impegna anche a definire norme di attuazione incisive per il meccanismo di mercato a livello mondiale. Gli obiettivi climatici dei Paesi per il 2035, soprattutto di quelli con emissioni elevate, si baseranno sulle raccomandazioni della COP28.
In merito al mandato il Consiglio federale consulterà le Commissioni della politica estera delle Camere federali. Se queste ultime non avranno formulato riserve, il mandato sarà definitivamente approvato.
Delegazione svizzera in Azerbaigian
Durante la seconda settimana della Conferenza, i ministri dell’ambiente si riuniranno per i negoziati finali ad alto livello politico. Il consigliere federale e capo del DATEC Albert Rösti parteciperà a questo segmento ministeriale in rappresentanza della Svizzera. La delegazione negoziale svizzera è guidata dall’ambasciatore per l’ambiente Felix Wertli, capo della divisione Affari internazionali dell’Ufficio federale dell’ambiente. La delegazione comprende anche tre rappresentanti della società civile, provenienti dal settore economico e ambientale.
29a Conferenza dell’ONU sul clima: il Consiglio federale approva il mandato della delegazione svizzera
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