
Idati della corsa saranno presto letti in modalità wireless
I test hanno dimostrato che la soletta prodotta in modo additivo funziona bene. "Con l’analisi dei dati, possiamo identificare attività diverse a seconda dei sensori che hanno risposto e con quale intensità", spiega il responsabile del progetto Siqueira.Al momento, lui e i suoi colleghi hanno ancora bisogno di una connessione via cavo per leggere i dati. Hanno installato un contatto sul lato dell’inserto. Una delle prossime fasi di sviluppo sarà la creazione di una connessione wireless. "Tuttavia, la lettura dei dati non è stata finora l’obiettivo del nostro lavoro", sottolinea il ricercatore.
Queste solette stampate in 3D con sensori integrati potrebbero essere utilizzate in futuro dagli atleti o in fisioterapia, ad esempio per misurare i progressi dell’allenamento o della terapia. Sulla base dei dati di misurazione, è possibile adattare i piani di allenamento e produrre, con la stampa 3D, solette permanenti con diverse zone dure e morbide.
Sebbene Siqueira ritenga che il potenziale di mercato per il loro sviluppo sia grande, soprattutto nello sport d’élite, il suo team non ha ancora compiuto alcun passo verso la commercializzazione.
Allo sviluppo della soletta hanno partecipato ricercatori dell’Empa, del Politecnico di Zurigo e dell’EPFL. Il ricercatore Danick Briand ha coordinato il progetto e il suo gruppo ha contribuito con i sensori, mentre l’ETH e i ricercatori hanno sviluppato gli inchiostri e la piattaforma di stampa. Al progetto hanno partecipato anche l’ospedale universitario CHUV di Losanna e l’azienda ortopedica Numo. Il progetto è stato finanziato nell’ambito della "Strategic Focus Area" pagina esterna Advanced Manufacturing del settore ETH.