Ancora nessun accordo con gli editori Elsevier e Taylor&Francis per il 2024

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Per il momento, con i due editori Elsevier e Taylor&Francis non è ancora stato raggiunto un accordo che soddisfi i requisiti di swissuniversities sui contratti Read&Publish. Le trattative con Elsevier e Taylor&Francis proseguono, ma un accordo per l’inizio del 2024 è improbabile.

Se questa situazione si dovesse confermare, gli autori USI non potranno più pubblicare gratuitamente i loro articoli in Open Access a partire dal 2024. In base ai contratti attuali, le scadenze per la pubblicazione gratuita Open Access sono le seguenti:
  • Elsevier: data di submission dell’articolo entro il 31.12.2023
  • Taylor&Francis: data di accettazione dell’articolo entro il 31.12.2023


  • Inoltre, l’accesso a tutti i nuovi articoli non-Open Access pubblicati nel 2024 dai due editori sarà precluso sulle loro piattaforme fino al raggiungimento di nuovi accordi. Gli articoli degli anni precedenti saranno ancora accessibili in regime di PCA (Post-Cancellation Access), cioè limitatamente agli abbonamenti stipulati negli anni addietro dalle Biblioteche dell’USI.

     

    Questi i consigli delle Biblioteche dell’USI in questa situazione transitoria:

  • Sottoporre eventuali nuovi articoli a Elsevier entro il 31 dicembre.
  • Scaricare per sicurezza i pdf degli articoli di interesse entro il 31 dicembre, per evitare che il meccanismo di PCA precluda accessi ad annate precedenti.


  • A partire dal 1° gennaio: non accettare la pubblicazione Open Access a pagamento (Hybrid) per articoli non coperti dagli accordi attuali. Le biblioteche raccomandano invece di depositare gli articoli in Green Open Access nel repository istituzionale SUSI. Per il deposito e le relative informazioni, rivolgersi a [email protected] .

    Le Biblioteche dell’USI sono a disposizione per sostenere e orientare i ricercatori, così come per più ampie informazioni e delucidazioni. Nei primi giorni di gennaio verranno comunicate informazioni aggiornate ed eventuali misure di mitigazione dei problemi relativi all’accesso agli articoli sulle due piattaforme.