Storicamente, il ruolo delle donne nelle scoperte e nei progressi scientifici è stato spesso minimizzato, o addirittura completamente cancellato, a scapito dei loro colleghi maschi. Molti dei nostri articoli hanno già parlato di questo fenomeno, noto come effetto Matilda. Questa teoria è stata sviluppata negli anni ’60 negli Stati Uniti e ha ricevuto il suo soprannome negli anni ’90, in riferimento a una scrittrice e attivista femminista americana del XIX secolo di nome Matilda Joslyn Gage.
Conoscendo questo fenomeno, è ovvio e importante sottolineare il lavoro di tutte queste donne, che hanno contribuito e continuano a contribuire allo sviluppo della scienza e della nostra società in generale. L’articolo di oggi racconta la storia di Grace Hopper. Beh, almeno una parte della sua storia, e a ragione: non è facile descrivere tutti i suoi contributi in un solo articolo!
Nel 1934, dopo aver conseguito un master e un dottorato in matematica all’Università di Yale negli Stati Uniti, Grace Hopper iniziò a insegnare al Vassar College, dove aveva precedentemente conseguito la laurea triennale. Nel 1943, in un clima teso a causa della Seconda guerra mondiale che infuriava in Europa, Grace Hopper si arruolò nella Marina WAVES(Women Accepted for Voluntary Emergency Service ), un ramo dell’esercito americano. Un anno dopo fu promossa tenente e lavorò al Bureau of Ordnance Computation Project dell’Università di Harvard. Con il suo team, sviluppò la calcolatrice digitale Harvard Mark 1, considerata una delle prime calcolatrici completamente automatiche.
I contributi di Grace Hopper allo sviluppo dei linguaggi informatici, e in particolare alla loro accessibilità al grande pubblico, sono numerosi e importanti. Tuttavia, è anche un aneddoto che porta il suo nome alla ribalta. Probabilmente avrete già sentito parlare dell’espressione "bug informatico" (a volte scritto anche "bogue" in francese). Derivato dall’inglese "insect" (insetto), l’origine del termine "bug" in informatica - che descrive un errore o un blocco del computer - si pensa derivi da un insetto entrato in un computer e fulminatosi.
Una delle distorsioni di questa storia è che Grace Hopper sia stata responsabile della scoperta dell’insetto. Sebbene Grace Hopper abbia negato questa affermazione, resta il fatto che uno dei suoi collaboratori ha effettivamente scoperto una falena in un computer Mark 2 e l’ha "immortalata" nel taccuino di Grace Hopper.
Dopo la guerra, Grace Hopper continuò a occuparsi di programmazione e fu coinvolta in molte innovazioni, tra cui il suo lavoro all’IBM. I suoi numerosi contributi sono stati - e sono tuttora - una grande fonte di ispirazione per le generazioni successive. Infatti, Grace Hopper ha sempre sostenuto e motivato i giovani assetati di conoscenza e desiderosi di entrare in questi campi.
In effetti, nei settori al centro della maggior parte delle grandi innovazioni della società moderna, è essenziale formare le generazioni future, l’importante è lasciare che i giovani le scoprano, le sperimentino e talvolta le guidino. "Amazing Grace è stata una pioniera nel suo campo e il suo nome passerà alla storia.
Di Tina Jutzeler, studentessa di ingegneria civile presso l’HEIA-FR e ambasciatrice per l’ingegneria e l’architettura