Berna, 04.09.2024 - Nella sua seduta del 4 settembre 2024, il Consiglio federale si è occupato nuovamente della regolamentazione delle nuove tecnologie di selezione. Il Parlamento aveva incaricato il Consiglio federale di presentargli un progetto di legge per adeguare le disposizioni vigenti ai nuovi metodi di selezione. Il Consiglio federale ha ora definito le fasi successive.
Negli ultimi anni sono state sviluppate nuove tecnologie di selezione che consentono di modificare in modo mirato il materiale genetico (p. es. CRISPR/Cas9). Il Parlamento ha incaricato il Consiglio federale di elaborare un regime di autorizzazione basato sui rischi. Dovrebbe applicarsi alle piante ottenute da nuove tecnologie di selezione che non contengono geni estranei e che apportano un valore aggiunto comprovato per l’agricoltura, l’ambiente o i consumatori. Al momento non sono ancora disponibili varietà di questo tipo, che potrebbero risultare interessanti per l’agricoltura svizzera.
Congiuntamente alla proroga della moratoria sugli OGM fino a fine 2025, il Parlamento aveva incaricato il Consiglio federale di elaborare un progetto di legge per le piante ottenute da nuove tecnologie di selezione. Il Consiglio federale si era già occupato della questione il 25 ottobre 2023, definendo nel corso di una discussione i punti chiave per l’attuazione del mandato.
Il Consiglio federale ha discusso nuovamente della tematica in occasione della sua seduta del 4 settembre 2022. Ha incaricato il Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (DATEC) di elaborare il progetto di una legge da porre in consultazione. L’obiettivo è presentare il relativo messaggio al Parlamento nel primo trimestre 2026. Anche l’UE intende emanare una legge speciale. Se necessario, la legislazione svizzera potrebbe essere adeguata più facilmente a quella europea, al fine di evitare ostacoli tecnici al commercio. Come deciso nel corso della discussione del 25 ottobre 2023, il Consiglio federale prevede un-apertura prudente, tenendo conto del principio di precauzione. Contrariamente al progetto dell’UE, il Consiglio federale intende istituire meccanismi di controllo più severi e quindi tenere conto delle preoccupazioni della popolazione.
Differenze tra le tecniche d’ingegneria genetica convenzionali e i nuovi metodi di selezione
Con ingegneria genetica si intende qualsiasi intervento tecnico intenzionale allo scopo di modificare direttamente il materiale genetico di un organismo. Nella selezione vegetale si distingue al momento tra ingegneria genetica convenzionale e nuove tecnologie di selezione.
Le due principali tecniche convenzionali di ingegneria genetica nella selezione vegetale sono la classica mutagenesi e la transgenesi. Con la classica mutagenesi si producono mutazioni casuali in una pianta attraverso irradiazione o prodotti chimici. Questo metodo viene utilizzato nella selezione vegetale da quasi un secolo al fine di aumentare la diversità e generare nuove caratteristiche. Nel caso della transgenesi nella pianta viene trasferito un gene proveniente da un altro organismo e che conferisce una nuova caratteristica quale la protezione contro i parassiti.
I nuovi metodi di selezione consentono di modificare il materiale genetico in un punto preciso. In tal modo è possibile sopprimere, scambiare o inserire nucleotidi. Questi metodi pemettono di modificare il materiale genetico in vari modi, anche come se la mutazione avvenisse naturalmente in natura attraverso un incrocio di diverse piante. Grazie ai nuovi metodi di selezione è possibile modificare determinate caratteristiche delle piante (teoricamente anche la loro resistenza alla siccità), un obiettivo difficilmente raggiungibile con le tecniche convenzionali.
Il Consiglio federale vuole una legge speciale per i nuovi metodi di selezione
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