Con l’edizione 2024 del suo World University Rankings (WUR), Times Higher Education ha introdotto una nuova metodologia di valutazione, introducendo nuovi parametri raccolti in cinque aree: Teaching, Research environment, Research quality, International outlook e Industry. Le prime tre aree, relative a insegnamento e ricerca, contano per circa il 90% della valutazione. Questa nuova metodologia, che sostituisce quella adottata una decina di anni fa, rende non significativi i confronti con le precedenti edizioni del WUR.
L’Università della Svizzera italiana risulta il 3º ateneo al mondo per International Outlook, confermando gli ottimi risultati sull’internazionalità emersi in altre graduatorie e analisi. L’USI risulta inoltre nel miglior 25% delle università mondiali per quanto riguarda Teaching, Industry e Research quality.
La classifica completa è disponibile sul sito di Times Higher Education. Al primo posto si trova l’Università di Oxford, seguita dall’Università di Stanford e dal Massachusetts Institute of Technology; per quanto riguarda gli atenei svizzeri, all’11º posto troviamo il Politecnico federale di Zurigo e al 33º il Politecnico federale di Losanna.
"Questi risultati confermano la qualità dell’offerta didattica e della ricerca che viene realizzata all’USI e il merito va a docenti, ricercatori e ricercatrici oltre che al personale amministrativo e tecnico" ha affermato la rettrice Luisa Lambertini. "L’USI è una università giovane e piccola e ancora non gode di quella reputazione di atenei più grandi e conosciuti, aspetto che ci penalizza nella graduatoria generale, ma siamo sicuri che proseguendo sulla strada della qualità l’USI saprà sempre più farsi conoscere anche a livello internazionale."
A proposito di ranking
I ranking universitari sono graduatorie che si basano su procedure di raccolta dati standard che misurano diversi indicatori, con l’obiettivo di fare confronti sulla qualità e le prestazioni delle università. Le classifiche vengono compilate annualmente in base all’analisi di una quantità molto grande di dati. Da questi vengono elaborati degli indicatori, come i dati bibliometrici (citazioni e riferimenti nelle pubblicazioni scientifiche), l’impatto della ricerca svolta dalle università, la qualità dell’insegnamento e la prospettiva internazionale. I risultati possono variare tra diversi ranking perché esistono differenze negli indicatori utilizzati e nel relativo peso nel calcolo delle graduatorie.Sebbene l’Università della Svizzera italiana negli ultimi anni abbia raggiunto posizioni significative, soprattutto in rapporto alla sua età e dimensione, invita a considerare i risultati di queste classifiche con cautela, come soltanto uno dei tasselli che mostrano la qualità di un ateneo.