Grazie alla sua ricerca di alta qualità, il WSL è uno degli istituti di ricerca leader a livello mondiale nel campo delle foreste, della neve e del paesaggio ed è molto apprezzato per i suoi servizi in Svizzera dal settore pubblico e privato (vedi Rapporto annuale 2023 ).
Nonostante una pianificazione finanziaria lungimirante e attenta, l’istituto si trova ora di fronte a prospettive finanziarie fosche: La Confederazione chiede risparmi, essendo anch’essa sottoposta a una forte pressione finanziaria; il personale deve essere compensato per l’inflazione, ma il contributo federale al settore dei PF non aumenta nella stessa misura; e i tassi di crescita previsti nel messaggio ERI 2025-2028 sono molto più bassi di quelli inizialmente previsti. Senza contromisure, nei prossimi anni si spenderebbero quindi in media circa cinque milioni in più all’anno rispetto a quelli che affluiranno al WSL con il contributo federale.
WSL ha quindi deciso di adottare le seguenti drastiche misure di riduzione dei costi per ridurre il deficit strutturale entro circa cinque anni:
- Congelamento estensivo delle assunzioni: i pensionamenti e le altre partenze di persone retribuite con il contributo federale di base non saranno sostituite. Sono previste eccezioni solo per le mansioni richieste dalla legge, legate a contratti a lungo termine o inevitabili dal punto di vista operativo e che non possono essere trasferite a una persona già impiegata. È necessaria una riduzione di circa trenta posti di lavoro.
- Risparmio costruzioni e ristrutturazioni : Il progetto di sostituzione di un edificio in cattive condizioni energetiche e generali a Birmensdorf non sarà realizzato. WSL rinvia inoltre le ristrutturazioni cicliche per diversi anni. Verranno effettuate solo le riparazioni necessarie e le ristrutturazioni legate alla sicurezza.
- I budget materiali delle unità di ricerca e supporto sono già stati ridotti del 5% sia nel 2023 che nel 2024.
Grazie agli accantonamenti per il nuovo edificio sostitutivo, che sono stati ora sbloccati, e grazie alle riserve libere attualmente ancora disponibili, i tagli ai posti di lavoro necessari potranno essere distribuiti su più anni in modo socialmente responsabile. Christoph Hegg, acting director del WSL, sottolinea: "Siamo lieti di poter ridurre il deficit strutturale in tempo utile, secondo le attuali ipotesi di sviluppo finanziario del governo federale. Ma la perdita di così tanti posti di lavoro nei settori della scienza, della tecnologia e dell’amministrazione fa male". Non è da escludere si verifichi una riduzione dei servizi e che non si riesca ad affrontare importanti questioni di ricerca. In particolare, attualmente non è ancora chiaro se e come potranno essere affrontati nuovi compiti, sia nel quadro di nuovi mandati o della "Strategia WSL 2035" recentemente adottata. "I nostri ricercatori sono eccellenti nell’attrarre finanziamenti per la ricerca", afferma il direttore ad interim Hegg, che resta però cautamente ottimista: "Il WSL continuerà a fare ricerca con successo nei suoi temi principali, a generare conoscenze pratiche per la Svizzera e a fornire servizi come il bollettino delle valanghe. Ma questo non sarà possibile senza tagli dolorosi".