Il progetto BRILLIANT, guidato dal Laboratorio Sistemi di produzione sostenibili (SPS), ha sviluppato una stazione di lavoro flessibile e riconfigurabile per ridurre le barriere all’adozione di robot collaborativi nelle PMI.
Aziende di ogni settore si trovano sempre più confrontate con la necessità di introdurre sistemi di produzione automatizzati. Ciò comporta tradizionalmente una rigida programmazione ad opera di esperti, spesso esterni all’azienda, che si occupano di ottimizzare le linee dedicate ad una produzione fissa (es. una automobile). Per le Piccole e Medie Imprese, tuttavia, questo approccio risulta difficilmente replicabile a causa di mancanza di operatori e tecnici con competenze specifiche e scenari dinamici caratterizzati da lotti piccoli e una larga varietà di processi e prodotti.
Per far fronte a questi limiti, il Laboratorio Sistemi di produzione sostenibili (SPS) dell’ Istituto sistemi e tecnologie per la produzione sostenibile (ISTePS) , in collaborazione con Ideal-Tek SA e Holonix srl, ha sviluppato una stazione di lavoro flessibile e riconfigurabile applicata per eseguire operazioni di saldatura, pulitura e lucidatura di pinzette all’interno dell’azienda Ideal-Tek. Questo processo, prima eseguito manualmente, risultava infatti molto monotono e ripetitivo, oltre a richiedere una costante concentrazione da parte dell’operatore e a comportare potenziali rischi in termini di salute e sicurezza.
Il lavoro, finanziato dal fondo Horizon 2020 nell’ambito del progetto Trinity Robotics , ha dimostrato il vantaggio di introdurre robot collaborativi anche per le PMI caratterizzate da produzione ad alto mix e basso volume , grazie ad una corretta configurazione, setup e programmazione.
«Non vi è una sostenibilità finanziaria per noi nel comprare un cobot se non possiamo cambiare quasi ogni settimana le operazioni che deve svolgere. Per Ideal-tek, il rapido design e la configurazione di una cella hanno la precedenza rispetto all’ottimizzazione forzata; l’integrazione facile in celle di lavoro esistenti è preferita rispetto alla completa implementazione di una nuova linea» spiega Salvatore Alivesi , VP of Operations presso Ideal-tek.
Grazie ad interfacce utente e procedure ben progettate, è inoltre possibile supportare operatori non qualificati nell’utilizzo e nella configurazione dei robot collaborativi, anche per compiti complessi.
«Il progetto è stato incredibilmente impegnativo sotto diversi aspetti, come la durata di meno di un anno e la necessità di affrontare lo sviluppo completo della cella e delle soluzioni a supporto da zero. Le operazioni che il cobot deve eseguire sono molto complesse ed esistono pochi esempi simili nella letteratura di riferimento. Nonostante queste difficoltà, grazie all’impegno del Team del laboratorio SPS e con l’ausilio di alcuni robot collaborativi della nostra " Mini-Factory ", siamo stati in grado di testare le soluzioni sviluppate di volta in volta, riducendo notevolmente i tempi di implementazione e raggiungendo i risultati attesi» conclude Elias Montini , Ricercatore SPS-ISTePS.
Development and deployment of a collaborative robotics work cell in a Small Medium Enterprise
Leggi l’articolo scientifico: A Smart Work Cell to Reduce Adoption Barriers of Collaborative Robotics
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Robot collaborativi per le PMI
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