Zanzara tigre: il rilascio di maschi sterili è d’impatto

Dallo scorso maggio a Morcote è in corso un esperimento, volto a contrastare la diffusione della zanzara tigre, basato sulla tecnica del maschio sterile. I primi risultati sono positivi.

Il settore Ecologia dei vettori dell’Istituto microbiologia del Dipartimento ambiente costruzioni e design della SUPSI, ha avviato a Morcote un progetto pilota per contrastare la diffusione della zanzara tigre basato sulla tecnica del maschio sterile.

Questa metodologia consiste nell’allevare grandi quantità di insetti in un ambiente controllato, dove le zanzare vengono sterilizzate tramite radiazioni ionizzanti. Di seguito i maschi vengono separati dalle femmine e poi rilasciati nell’ambiente. Gli insetti sterilizzati competono con quelli selvatici per accoppiarsi con le femmine, diminuendo così la capacità di riproduzione della specie. Il rilascio continuo di un gran numero di maschi sterili può quindi ridurre la densità della popolazione degli insetti dannosi, senza il ricorso a pesticidi o sostanze chimiche dannose per l’ambiente.

Nell’ambito del progetto pilota di Morcote, dal mese di maggio 2023 vengono rilasciati settimanalmente 150 mila esemplari di maschi sterili di zanzara tigre. I primi risultati sono positivi: le uova fecondate sono diminuite e gli insetti sono meno diffusi.
A confermare questi dati è il confronto con il Comune di Caslano (scelto come Comune "di controllo") dove, a differenza di Morcote, viene monitorata la popolazione di zanzara tigre femmina senza interferire con la sua riproduzione. A Morcote, grazie alle trappole installate per catturare i maschi adulti, la quantità di zanzare tigre femmine si sta mantenendo stabile o addirittura è in diminuzione. A Caslano, invece, ci sono 3 volte più zanzare tigre femmine rispetto a Morcote.

La sperimentazione proseguirà fino a fine settembre 2023.

Istituto microbiologia
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