
L’interesse per la tecnologia accompagna Andrea Foglia fin dall’infanzia. Proprio per questo, come spiegato dal responsabile di USI Transfer, dopo essersi laureato in Biotecnologie, Biologia Molecolare e Diritto della Proprietà Intellettuale ha deciso di dedicare la sua vita professionale al supporto e alla valorizzazione del lavoro e delle scoperte fatte dai numerosi ricercatori attivi all’USI e negli istituti affiliati.
"USI Transfer è l’ufficio di trasferimento tecnologico dell’Università della Svizzera italiana (USI) e degli istituti a essa affiliati - ha spiegato Foglia - Il nostro obiettivo è tutelare la proprietà intellettuale, intesa come tutela delle scoperte che vengono fatte all’interno dell’università e dei suoi istituti. Ci occupiamo di consulenza, di coordinare il deposito delle domande di brevetto, oltre che di trasferire le scoperte alla società, ad esempio negoziando accordi con aziende, in modo che tutti possano beneficiare delle innovazioni che nascono in ambito universitario". Quando si parla di proprietà intellettuale ci si riferisce a qualcosa di intangibile: "Si tratta di meccanismi atti a tutelare le idee, che possono essere di vario tipo: i brevetti tutelano soluzioni tecniche, mentre i diritti d’autore riguardano fotografie, canzoni, ma anche i software. Ci sono poi i marchi e i loghi, ma anche il design e il know-how" ha precisato Andrea Foglia. Il primo concetto di protezione dei diritti della proprietà intellettuale è del 1474: "Risale alla Repubblica di Venezia, e da quel momento si è evoluto notevolmente. Il principio alla base del brevetto è quello di rendere pubblica la scoperta in cambio di una tutela da parte del governo (20 anni dalla data di deposito), in questo modo tutti possono beneficiare dell’innovazione. Una vicenda interessante è quella del forcipe, uno strumento usato in passato nel caso di parti difficili, che è stato tramandato di padre in figlio per generazioni in quanto gli inventori non avevano la possibilità di depositare una domanda di brevetto. Avere un sistema di protezione della proprietà intellettuale, invece, consente a tutta la comunità la possibilità di beneficiare di una scoperta, garantendo al contempo la tutela dei diritti dell’inventore".
Il lavoro all’interno di USI Transfer prevede una parte di analisi della fattibilità di proteggere le idee (valutazione di invenzioni) nate all’interno dell’universo USI. Vi è poi una parte significativa di lavoro in ambito legale, che comprende la redazione e la stipula di contratti. Inoltre, un altro aspetto fondamentale del lavoro riguarda il networking: i membri di USI Transfer si confrontano e collaborano regolarmente con colleghi appartenenti ad altri atenei svizzeri sia per uniformare le procedure, sia per confrontarsi su questioni specialistiche, scambiare opinioni e condividere competenze.
Ricordando uno dei primi progetti di cui si è occupato al suo rientro in Ticino, Andrea Foglia ha citato la creazione di un algoritmo di identificazione delle fake news nei social media, sviluppato e brevettato all’USI e successivamente dato in licenza a una startup USI ( Fabula AI , società fondata da un gruppo di ricercatori guidato dal Professor Michael Bronstein ) acquisita dall’allora Twitter, oggi X. "Nei giovani che incontro si nota la voglia di scoperta, forse più che anni fa. Questo anche perché a loro disposizione ci sono strumenti in più. All’USI, oltre al servizio di USI Transfer, abbiamo un servizio di incubazione per le startup, l’ USI Startup Center, oltre a corsi di formazione mirati, come il corso CaseBiomed di Heidrun Flaadt" ha concluso il responsabile di USI Transfer.
L’intervista completa ad Andrea Foglia a "Tra le righe" è disponibile al seguente .