Due progetti dell’Istituto oncologico di ricerca (IOR), affiliato all’Università della Svizzera italiana (USI), hanno ricevuto un finanziamento da parte del programma Spark del Fondo nazionale svizzero (FNS). Si tratta del progetto " Human pluripotent stem cell-derived model of perineural tumor microenvironment", della Professoressa-assistente Arianna Baggiolini e del progetto "Unraveling the interplay between pain, proprioception, and balancecontrol: a human pluripotent stem cell approach" di Jonas Van Lent (assistente con dottorato).
Il programma Spark è finanziato dal Fondo nazionale svizzero (FNS) e mira a sostenere la sperimentazione e lo sviluppo di approcci scientifici nuovi e non convenzionali. Vengono finanziati progetti originali, anche ad alto rischio (considerati tali perché non sono disponibili dati preliminari) e che difficilmente potrebbero ricevere aiuti finanziari nell’ambito di altri programmi.
Il progetto della Professoressa-assistente Arianna Baggiolini, intitolato "Human pluripotent stem cell-derived model of perineural tumor microenvironment", si prefigge l’obiettivo di sfruttare le cellule staminali pluripotenti umane per studiare la biologia delle Cellule di Merkel (MC), una tipologia di cellule presenti nell’epidermide che interagisce strettamente con i neuroni sensoriali, insieme ai quali regola il tatto e le sensazioni tattili. Tali cellule risultano particolarmente interessanti per i ricercatori in quanto sono fenotipicamente simili al carcinoma a cellule di Merkel (MCC), un tumore della pelle molto raro. Lo studio delle MC potrebbe facilitare la comprensione del MCC e uno sviluppo delle terapie a esso associate. Tuttavia, a causa della difficoltà di isolamento delle MC, risulta interessante poterle ottenere in laboratorio partendo dalle cellule staminali.
Il dolore cronico colpisce un individuo su cinque a livello globale, e la lombalgia è una delle principali cause di disabilità. Il progetto di Jonas Van Lent , intitolato " Unraveling the interplay between pain, proprioception, and balancecontrol: a human pluripotent stem cell approach" , mira a svelare le intricate connessioni tra neuroni propriocettivi e dolore cronico, in particolare nel contesto di ambienti gravitazionali alterati, come la microgravità sperimentata durante le missioni spaziali. Le sfide dei viaggi spaziali (a lungo termine) includono gli adattamenti fisiologici che gli astronauti subiscono in microgravità, che portano all’atrofia muscolare e ad alterazioni della funzione sensomotoria. Gli astronauti riferiscono spesso di provare dolori alla schiena e al collo durante le missioni spaziali, che persistono anche dopo il loro ritorno sulla Terra. Inoltre, le alterazioni della propriocezione, dell’equilibrio e della funzione muscolo-scheletrica indotte dalla microgravità rappresentano una sfida significativa per il mantenimento della salute e delle prestazioni durante le missioni prolungate. L’obiettivo della ricerca, che sarà divisa in quattro fasi e prevede di ricreare, attraverso le cellule staminali, dei neuroni sensoriali, è quello di approfondire la comprensione dei meccanismo dei dolori per poter sviluppare nuovi approcci terapeutici.
Due progetti dell’Istituto oncologico di ricerca finanziati dal programma Spark
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