L’educazione all’affettività: una priorità per la scuola?

Per la rubrica mensile del Dipartimento formazione e apprendimento sulle pagine del quotidiano laRegione, Nicolò Osterwalder Presidente della Commissione per l’educazione affettiva e sessuale nella scuola (DECS) discute il ruolo centrale di socializzazione e affettività nella dimensione educativa.

Nicolò Osterwalder è ospite della rubrica mensile de laRegione sui temi dell’educazione curata dal Dipartimento formazione e apprendimento. Nel suo intervento si concentra sull’importanza di promuovere una dimensione di benessere negli ambienti di apprendimento tramite l’educazione all’affettività e lo sviluppo di competenze trasversali quali empatia e la comunicazione.

Oltre ai saperi e alle conoscenze, anche queste competenze giocano infatti un ruolo importante per l’apprendimento: "Sottovalutare l’importanza del benessere e dell’affettività nell’ambiente scolastico, e lo sviluppo di competenze trasversali quali l’empatia o la comunicazione, è un errore comune che può portare ad un apprendimento poco efficace. [...] La cura dell’ambiente di apprendimento in termini affettivi contribuisce infatti a creare un’esperienza scolastica appagante per allievi e allieve, genitori e docenti, e permette l’ottenimento di risultati scolastici migliori. Per contro non investire nel benessere, una forma di prevenzione, porta a conseguenze immediate e a lungo termine. Gli effetti immediati riguardano tutta una serie di problemi emergenti che vanno, dal bullismo, agli atteggiamenti discriminatori, ai comportamenti problematici fino al senso di persecuzione, la mancata frequenza scolastica, l’autolesionismo, i problemi alimentari ecc. Gli effetti a lungo termine possono essere facilmente immaginabili ed hanno a che vedere con un mancato raggiungimento del benessere con una conseguente scarsa integrazione nella società e fallimento nell’assunzione di ruoli attivi."