Riunita in assemblea annuale, la Conferenza delle direttrici e dei direttori cantonali della pubblica educazione (CDPE) e il Dipartimento federale dell-economia, della formazione e della ricerca (DEFR) hanno aggiornato gli obiettivi comuni di politica della formazione per lo spazio formativo svizzero. Gli obiettivi a lungo termine sono stati rivisti e adattati alla luce del Rapporto educativo svizzero 2023. Non è necessario aggiungere un nuovo obiettivo.
Gli obiettivi della Confederazione e dei Cantoni relativi alla politica della formazione per lo spazio formativo svizzero si basano sul Rapporto educativo svizzero 2023. Le principali priorità strategiche sono state confermate: gli obiettivi definiti in questo settore rimangono pienamente pertinenti e continueranno ad essere perseguiti a lungo termine. Alcuni dei commenti che accompagnano gli obiettivi sono stati modificati per tenere conto dei recenti sviluppi.
L’obiettivo comune 2, secondo il quale il 95% per cento dei giovani di 25 anni deve possedere un titolo del livello secondario II, non è ancora stato raggiunto per tutti i gruppi demografici. Come indicato nel Rapporto educativo 2023, questa percentuale è attualmente del 91,4%. I tassi di conseguimento di questo titolo variano notevolmente a seconda del tipo di formazione seguita dai quindicenni e del loro status migratorio. I cittadini svizzeri hanno un tasso più elevato rispetto ai cittadini stranieri. A loro volta, gli stranieri nati in Svizzera hanno tassi più elevati rispetto alle persone immigrate successivamente. Infine, i Cantoni presentano un quadro differenziato dei loro tassi. Questi risultati sfaccettati richiedono misure differenziate, in particolare per quanto riguarda l’attuazione dei progetti lanciati nel contesto della Formazione professionale 2030.
Gli obiettivi comuni 3 e 5 riguardano la maturità liceale. Nell’estate del 2023, la Confederazione e i Cantoni hanno approvato le basi legali che avevano aggiornato congiuntamente nell’ambito del progetto Sviluppo della maturità liceale (SML). Questa revisione totale permette di mantenere a lungo termine e su scala nazionale la qualità della maturità liceale e di preservare per i titolari di una maturità liceale l’ammissione alle università senza dover superare un esame. Oltre a cié, la revisione totale migliora la comparabilità degli attestati di maturità liceale in tutta la Svizzera. La CDPE ha avviato una consultazione sul programma quadro d’insegnamento. L’entrata in vigore dei testi rivisti - l’ordinanza e il regolamento, l’accordo e il programma quadro d’insegnamento - è prevista il 1° agosto 2024.
Oltre agli otto obiettivi comuni di politica della formazione per lo spazio formativo svizzero, la Confederazione e i Cantoni coordinano le proprie attività su ulteriori questioni centrali della politica formativa, in particolare per l’educazione allo sviluppo sostenibile, l’educazione alla cittadinanza, l’ulteriore implementazione delle didattiche disciplinari nella formazione dei docenti nonché la lotta alla carenza di personale qualificato, soprattutto nell’insegnamento, nelle professioni MINT e nella sanità.
Dal 2011 la Confederazione e i Cantoni concordano una serie di obiettivi comuni per lo spazio educativo svizzero, pubblicati in una dichiarazione congiunta. Gli obiettivi vengono periodicamente aggiornati in base ai nuovi rapporti sul sistema educativo svizzero. Questa collaborazione è riconducibile al mandato costituzionale secondo cui «la Confederazione e i Cantoni provvedono insieme nell’ambito delle rispettive competenze a un’elevata qualità e permeabilità dello spazio formativo svizzero» (art. 61a cpv. 1 Cost.). La scuola dell’obbligo è di competenza dei Cantoni, mentre la responsabilità per la formazione post-obbligatoria è suddivisa tra Confederazione e Cantoni.
La Confederazione e la CDPE confermano gli obiettivi comuni di politica della formazione
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