Protezione del clima: il Consiglio federale approva un accordo sul clima con il Marocco, il Malawi e l’Uruguay

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Durante la sua seduta del 23 settembre 2022 il Consiglio federale ha approvato ulteriori accordi bilaterali per la protezione del clima. Gli accordi con il Marocco, il Malawi e l’Uruguay creano le condizioni quadro per progetti di riduzione delle emissioni di gas serra. Le riduzioni di emissioni ottenute possono essere computate all-obiettivo di riduzione svizzero.

Nel quadro dell-Accordo di Parigi sul clima, la Svizzera si è impegnata a dimezzare le proprie emissioni di gas serra entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990. La Svizzera intende raggiungere questo obiettivo soprattutto realizzando misure sul territorio nazionale. L’Accordo di Parigi consente tuttavia di raggiungere i propri obiettivi climatici anche attraverso progetti realizzati all-estero, computando al proprio obiettivo nazionale le riduzioni delle emissioni ottenute all-estero.

Nel 2020 la Svizzera ha stipulato con il Perù il primo accordo nel suo genere a livello mondiale, cui sono seguiti accordi simili con il Ghana, il Senegal, la Georgia, le Vanuatu, la Dominica, la Thailandia e l’Ucraina.

Norme severe per la protezione dell-ambiente e la tutela dei diritti umani

Con questi accordi la Svizzera ha introdotto uno standard per progetti internazionali in ambito climatico che soddisfa requisiti severi per la protezione dell-ambiente e rispetta le norme internazionali per la tutela dei diritti umani. Gli accordi garantiscono inoltre di prevenire il doppio conteggio, al Paese donatore e al Paese ricevente, delle riduzioni delle emissioni raggiunte. È prevista una verifica continua per vigilare che i progetti soddisfino i criteri stabiliti.