Scoprire e approfondire le applicazioni della ricerca scientifica e tecnologica nello sport. È stato questo l’obiettivo dell’edizione 2025 di Sportech , che si è tenuta dal 22 al 24 gennaio presso il Centro sportivo nazionale della gioventù a Tenero. All’evento ha partecipato anche il Software Institute dell’Università della Svizzera italiana (USI) , con un laboratorio interattivo sulla guida autonoma.
Giunto alla sua nona edizione, anche quest’anno Sportech ha ospitato oltre una quarantina di laboratori interattivi nei quali gli allievi delle scuole medie, professionali e superiori hanno potuto sperimentare numerose applicazioni tecnologiche attraverso prove pratiche legate a diverse discipline sportive, offrendo interessanti collegamenti ai contenuti dei programmi di alcune materie d’insegnamento.
I laboratori di Sportech toccano infatti diversi temi: la biomeccanica e la fisica; la comunicazione; il corpo umano, la medicina sportiva e la fisiologia; i supporti tecnici; la neuroscienza e la psicologia; la riabilitazione e la prevenzione; le scienze d’allenamento, le scienze del movimento l’alimentazione e molti altri ancora. Per ogni ambito sono proposte attività didattiche accomunate da una forte componente interattiva, che permette ai partecipanti di apprendere i concetti e le applicazioni tecnologiche utilizzate nello sport e non solo in modo pratico e divertente.
Uno dei temi cardine del prossimo futuro è certamente la guida autonoma, e il Software Institute dell’USI intende essere in prima linea anche in questo campo. La ricerca e la sperimentazione svolte presso il Software Institute in questo ambito, come anche l’obiettivo del laboratorio presentato a Sportech, sono finalizzate a stimolare la curiosità verso le tematiche della guida autonoma e dell’intelligenza artificiale (IA).
Curiosità che ha potuto essere soddisfatta durante i tre giorni di evento, dove i numerosi partecipanti sono stati introdotti alle funzioni di guida autonoma, compresi gli algoritmi software di apprendimento automatico, attraverso l’utilizzo di modellini in scala 1:16. "Quello che stiamo cercando di fare è sensibilizzare gli studenti a quella che è la guida autonoma" spiega Roberto Minelli , Academic Coordinator del Software Institute, "Facciamo fare a loro il processo di training, ossia di raccolta dei dati che servono all’algoritmo per imparare, dopodiché spostiamo il modello su di un server, creando un modello di IA e lo mostriamo all’opera mettendolo sulla macchina. La novità di quest’anno è che invece di avere un circuito fisico lo abbiamo proiettato, con il vantaggio di poterlo cambiare e far girare la macchina su circuiti diversi. Inoltre se si cambia il percorso mentre la macchina è in moto essa è in grado di adattarsi anche al circuito che non ha mai visto, girando autonomamente".
Sportech 2025: tecnologie sportive e guida autonoma con l’USI
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