Da sinistra: Axel Martinelli, Murodzhon Akhmedov, Ivo Kwee e Gabriela Scorici
Da sinistra: Axel Martinelli, Murodzhon Akhmedov, Ivo Kwee e Gabriela Scorici - La genomica, lo studio di tutto il materiale genetico degli organismi, è la nuova frontiera dei Big Data, pronta a superare per quantità di dati da immagazzinare e analizzare altre discipline quali l'astronomia e la fisica delle particelle secondo uno studio pubblicato nel 2015 su PLOS Biology. Il problema è che non sempre i gruppi di ricerca che si occupano di genomica hanno a disposizione dei bioinformatici, professionisti che conoscono sia l'informatica sia la biologia. Qui arriva BigOmics Analytics , una startup nata all'interno dell'Istituto oncologico di ricerca (IOR) affiliato all'USI. Cofondatore e direttore tecnico è Ivo Kwee, passato allo IOR dopo un post-doc all'Istituto Dalle Molle di studi sull'intelligenza artificiale (USI SUPSI). Nel progetto è anche coinvolto un suo ex studente, Murodzhon Akhmedov. BigOmics vuole fornire ai ricercatori strumenti informatici di facile utilizzo. «In un giorno noi siamo in grado di fornire l'80% delle informazioni che servono agli specialisti per effettuare le loro valutazioni.
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